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Palermo

Palermo (80 km - 50 minuti con l’auto )

È il quinto comune italiano per popolazione dopo Roma, Milano, Napoli e Torino e trentunesimo a livello europeo. É inoltre, il principale centro urbano della Sicilia. Il maggior numero di monumenti della città è dislocato all'interno del centro storico; altri sono distribuiti in tutto il territorio circostante: ville storiche, torri d'avvistamento, antiche chiese e palazzi nobiliari. Le residenze normanne, la cattedrale ed altre chiese del XII secolo sono state candidate dall'Unesco per l'inserimento nella lista dei patrimoni mondiali dell'umanità. Pittoreschi e caratteristici sono i mercatini rionali: Ucciria, Ballarò, Capo. Il mercatino delle pulci è invece un grande punto di raccolta per scambio e compravendita dell’usato e dell’antiquariato.


Teatro Massimo

Il Teatro Massimo è stato inaugurato nel 1897. E’ stato accuratamente restaurato ed è rinomato per la sua acustica perfetta. E' il più grande teatro d'Italia, il terzo in Europa (8000 mq) dopo all'Opéra National de Paris e il KK Hof-Opernhaus di Vienna. Il suo palcoscenico è così grande da contenere dei veri elefanti  per la messa in scena dell’Aida di Giuseppe Verdi. È stato ispirato da antica e classica architettura siciliana e, quindi, l'esterno è stato progettato in stile alto neoclassico incorporando elementi di templi greci di Selinunte e Agrigento

 


Teatro Politeama

Il teatro "Politeama" è stato progettato come teatro diurno all'aperto, ma successivamente è stato coperto da un tetto. Il valore di questa costruzione è l'esaltazione della funzione sociale del teatro come "teatro del popolo" con la sala grande a ferro di cavallo (che nel 1874 poteva contenere 5.000 spettatori) con due ordini di palchi, dominata da una grande galleria divisa in due ordini. L'ingresso è costituito da un arco trionfale sormontato da una quadriga bronzea  opera di Mario Rutelli.


 


La Cattedrale

La Cattedrale di Palermo è caratterizzata dalla presenza di diversi stili. Ospita le tombe di re normanni e dell'Imperatore Federico II. Un uomo di straordinaria cultura, energia e capacità, chiamato  Stupor Mundi (la meraviglia del mondo), e ritenuto da molti storici il primo sovrano moderno. All'interno della chiesa, un foro nel soffitto consente l'ingresso di un raggio di sole che, giorno dopo giorno, cade su una striscia di marmo scolpito sul pavimento, recanti i simboli dei segni zodiacali dell'oroscopo, indicando quello corrispondente al periodo.

 


Palazzo dei Normanni

Il Palazzo dei Normanni di Palermo è uno dei  più belli d'Italia ed è un esempio notevole di architettura normanna. Ora è sede del Parlamento siciliano. In primo luogo costruito dagli  Arabi, in epoca normanna fu ampliato e ristrutturato ed è stato arredato in molte stanze diverse con capolavori di pittura, scultura e architettura. E’ stata la residenza dei re normanni e svevi, e centro politico e nucleo culturale della città. Sotto Federico II è diventata la forza trainante della "scuola siciliana", che ha avuto un ruolo attivo nello sviluppo della letteratura italiana e della poesia: sembra che il "sonetto"sia stato inventato qui da Jacopo da Lentini.


 


Cappella Palatina

La Cappella Palatina si trova nel Palazzo dei Normanni. I lavori di costruzione iniziarono nel 1130. La Cappella è importante perché rappresenta la sintesi culturale e politica operata dai Normanni. Rappresenta alla perfezione le espressioni architettoniche più rilevanti di quel tempo: l'europeo, il siciliano, il bizantino, l'arabo. Di particolare bellezza sono i mosaici della cupola sopra il coro: rappresentano il Cristo Pantocratore (Onnipotente), circondato da angeli, arcangeli, e dai quattro evangelisti.

 


Quattro Canti

Quattro Canti è una piazza costruita all'incrocio di due strade principali di Palermo, via Vittorio Emanuele e via Maqueda e segna le quattro aree in cui, un tempo, Palermo era suddivisa: Palazzo Reale, Mezzomonreale , Castellammare e Oreto, ciascuna assegnata a un santo. La piazza è a pianta ottagonale, quattro lati corrispondono alle strade, e i restanti quattro sono edifici barocchi con facciate identiche. Le facciate sono curve e si elevano per quattro piani, ognuno dei quali contiene la statua di una delle quattro stagioni, i quattro re spagnoli di Sicilia, e le patrone di Palermo, (Cristina, Ninfa, Olivia, e Agata). E’ uno degli  esempi più importanti di urbanistica in Europa.


 


Piazza Pretoria

La piazza Pretoria prende il nome dal municipio, chiamato Pretorio, che si affaccia sulla fontana con magnifici palazzi e luoghi di culto. E 'stata progettata e costruita dallo scultore fiorentino Francesco Camilliani per la villa toscana di Don Pedro de Toledo. Nel 1573 il figlio di Don Pedro l'ha ceduta alla città di Palermo. E 'stato smontata in 644 pezzi e trasportata a Palermo. Questa fontana è stata eretta durante il picco dell'Inquisizione spagnola e ha evocato reazioni contrastanti da parte dei cittadini di Palermo. Le persone o amano o odiano questa fontana unica nel suo genere. Dal momento che ha molte figure nude, il luogo ove sorge è definito più comunemente Piazza Vergogna.

 


Parco della Favorita

Sul lato nord del Parco della Favorita c'è uno dei più strani edifici di Palermo: un grande palazzo in stile cinese in legno, costruito nel 1799 per il re Ferdinando. La costruzione presenta curiosi elementi: i campanelli della grata di ingresso e le travi in legno intagliato delle terrazze e gli smerli. Gli appartamenti sono distribuiti su tre piani, e la sala da pranzo presenta l'ingegnosa "tavola matematica". All'ultimo livello si trova una grande terrazza di forma ottagonale coperta a pagoda con soffitto decorato.


 


Tradizione e Cultura

 


"i Pupi"

L'Opera dei Pupi è una vecchia tradizione e fa parte della cultura orale. Nel 2001 l'UNESCO l'ha dichiarato un Capolavoro del Patrimonio Orale e Immateriale dell'Umanità. Le storie ritratte nelle dell'Opera dei Pupi sono episodi della letteratura epico-cavalleresca e soprattutto il ciclo carolingio e la Chanson del Roland. L'opera dei pupi siciliana, però, narra anche altre storie di cavalleria, come Ruggero il Normanno, I Vespri siciliani e anche storie di banditi, di battaglie, ove l'onore alla fine è quello che prevale. I maestri pupari sono rimasti veramente in pochi e si rischia di perdere questa bella forma d'arte popolare.

 

 

 

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